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Violette

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Violette
(1913) - Enrico Lionne - Galleria comunale di Arte Moderna

Violette, dipinto, olio su tela di 115,5 x 78,5 cm, eseguito nel 1913. Violette è una giovane donna dallo sguardo intenso, quasi magnetico, colta dal pittore in un momento di fissità. La freddezza della posa comunque non nasconde del tutto la sensualità della figura ed una imperscrutabilità dei pensieri. Gli eleganti contrasti cromatici fra la ricca e vivace veste in primo piano e gli accordi scuri del secondo fanno emergere nel dipinto l’intensità espressiva del volto sottolineata dalla posa delle braccia. I suoi brillanti occhi verdi sono espressione di una femminilità eccentrica e quasi alterata, come a rappresentare una Belle Epoque ormai destinata a veder perduti i suoi fasti e le sue fantasie.

Enrico Lionne

Enrico Lionne (Napoli 1865-1921), pseudonimo di Enrico della Leonessa. Dopo gli studi a Napoli, nel 1885 si stabilì a Roma, dove svolse attività di illustratore collaborando a vari giornali, tra i quali il “Corriere di Roma”, il “Don Chisciotte della Mancia” e il “Capitan Fracassa”. Cominciò a dipingere verso la fine dell'Ottocento secondo le tecniche del divisionismo e frequentava lo storico “Caffè Greco” di via dei Condotti insieme agli animatori di quel movimento pittorico, che nell’ambito romano privilegiava soggetti popolari e “realistici”. Con le sue dame, campagne, fiori, gite fuori porta, Lionne vide spalancarsi le porte di importanti manifestazioni e rassegne d’arte, tra le quali la Biennale di Venezia.

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