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Piazza del Popolo

Temi > Fontane
Le fontane di piazza del Popolo
Questa piazza nata nel suo assetto stradale alla fine del Cinquecento con l'erezione dell'obelisco nel contesto scenografico dell'antica porta Flaminia, delle chiese di S. Maria del Popolo e delle chiese gemelle all'inizio del Tridente, ha assunto l'aspetto definitivo ai primi dell'Ottocento, grazie alla geniale impostazione del Valadier che con gli emicicli, le fontane, le statue e le terrazze digradanti del Pincio, riuscì a creare un complesso urbanistico perfetto. Le fontane dei Leoni, della Dea Roma, del Nettuno, contribuiscono a rendere lo spazio ancora più elegante ed armonioso.
fontane di piazza del Popolo
Fontana dei Leoni
La fontana dei Leoni al centro della piazza sostituisce una fontana cinquecentesca di Giacomo Della Porta, smontata e successivamente rimontata in piazza Nicosia. Opera del Valadier, era parte del progetto di risistemazione del complesso urbanistico comprendente piazza del Popolo e il colle del Pincio. I lavori, interrotti con la caduta di Napoleone e la restaurazione, furono ripresi e compiuti nel 1828 durante il pontificato di Gregorio XVI. Al centro di tutto il complesso si trova l’obelisco, collocato nella piazza da Domenico Fontana nel 1589 come motivo unificatore del sistema viario del Tridente. Agli angoli della scalinata quadrata su cui poggia l’obelisco, sono quattro vasche circolari; al di sopra di queste, sono posti quattro leoni, poggianti su piramidi a gradini, dalle cui bocche escono  ventagli d’acqua.
Fontana del Nettuno
La fontana del Nettuno, costruita nell’emiciclo sinistro, fu ultimata nel 1823. Collocata esattamente di fronte a quella della Dea Roma nell’emiciclo opposto, si compone di un’ampia vasca di travertino di forma semicircolare sopra la quale una grande valva di conchiglia, anch’essa di travertino, raccoglie l’acqua riversata da una piccola tazza posta poco più in alto. La fontana è ornata da un imponente gruppo scultoreo disegnato da Giuseppe Valadier e scolpito da Giovanni Ceccarini, nel quale l’elemento principale è rappresentato da una statua raffigurante Nettuno con il tridente nella mano destra, ai piedi della quale trovano posto due statue di tritoni appoggiati a delfini.
Fontana della Dea Roma
La fontana della Dea Roma collocata al centro dell’emiciclo orientale, al di sotto delle pendici del Pincio esattamente di fronte a quella del Nettuno nell’emiciclo opposto, fu ultimata nel 1823. Essa prende il nome dal grande gruppo scultoreo posto al di sopra della vasca costituito da una enorme statua della dea Roma armata e fiancheggiata da due statue sedute rappresentanti i due fiumi di Roma, il Tevere e l’Aniene. Ai piedi della dea è collocata la lupa che allatta i gemelli, raffigurazione che celebra le leggendarie origini della città. Il gruppo scultoreo fu ideato da Giuseppe Valadier e scolpito da Giovanni Ceccarini. Al di sotto di esso è collocata una grande vasca semicircolare di travertino sopra la quale una valva di conchiglia sempre in travertino raccoglie l’acqua riversata da un piccolo catino posto più in alto.
Fontane dei Sarcofagi
Le due fontane sarcofago sono parte dell’arredo monumentale della piazza e ne completano l’assetto definitivo progettato dal Valadier. Si trovano entrambe nella testata nord della piazza: una delle due è addossata alla chiesa di Santa Maria del Popolo,  l’altra all’opposta caserma “Giacomo Acqua”. Il sarcofago addossato alla chiesa, reca il ritratto di due coniugi e risale alla metà del secolo III d. C., mentre l’altro, in cui è raffigurato un personaggio maschile togato, è databile all’ultimo quarto dello stesso secolo.
© Sergio Natalizia - 2008-2013-2018
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