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Villa Medici

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Villa Medici
Accademia di Francia
Situata sulla collina del Pincio, Villa Medici è una delle più belle ville italiane di epoca rinascimentale. Lo spazio in cui sorge la villa era occupato in epoca romana dagli Horti Luculliani ma, con la caduta dell’impero, l’area fu progressivamente abbandonata a causa della sua posizione periferica. Quando il cardinale Giovanni Ricci da Montepulciano acquistò il terreno nel 1564 vi era soltanto un piccolo edificio, detto "Casina Crescenzi" dal nome del proprietario, e alcune antiche vestigia, come il tempio della Fortuna. Il cardinale Ricci vi fece costruire dall'architetto fiorentino Nanni di Baccio Bigio un palazzo residenziale, integrando una parte delle strutture preesistenti. Sotto la sua direzione furono avviati grandi lavori che non erano ancora stati terminati alla morte del cardinale, nel 1574. Nel 1576 la proprietà fu acquisita dal cardinale Ferdinando de' Medici, che fece completare i lavori da Bartolomeo Ammannati. Una parte dei ruderi furono interrati, mentre bassorilievi e statue riemerse dal terreno vennero incastonate nella facciata della villa e nel giardino. Non mancava, all'interno, un antiquarium dedicato ai pezzi più pregiati. Il Cardinale lasciò Roma nel 1587 per diventare Gran Duca di Toscana, ma per un secolo e mezzo la villa rimase comunque uno dei luoghi più eleganti e mondani di Roma, sede degli ambasciatori del Granducato di Toscana alla corte papale. Nel 1737 la linea granducale dei Medici si estinse e la villa passò ai Lorena, i quali risiedettero sempre con minor frequenza a Roma fino a quando, nell’ultimo decennio del XVIII secolo, il granduca Pietro Leopoldo di Lorena, promotore di una politica artistica più ambiziosa a favore di Firenze, fece trasferire gran parte delle opere della collezione di Villa Medici alla galleria degli Uffizi. Durante l'età napoleonica, la villa fu acquisita da Napoleone Bonaparte, che ne prese possesso nel 1803 e vi trasferì l'Académie de France à Rome: ancora oggi la villa è sede dell'Accademia di Francia a Roma ed è posta sotto la tutela del Ministero per i Beni e le Attività Culturali francese. Questa prestigiosa istituzione culturale ebbe fra i suoi direttori Ingres e Balthus. I giardini, che hanno conservato intatta la loro pianta del XV secolo, si estendono per circa otto ettari: di fronte alla loggia, la parte centrale dei giardini è costituita da un vasto spiazzo suddiviso dal piazzale e dalle aiuole che circondano la fontana e l'obelisco. Attraverso una scala laterale, si accede al Bosco e alla terrazza che permette di fruire di una bellissima vista su Roma. Il fascino di questo parco e la vista che si ritaglia su Roma ne hanno fatto una fonte di ispirazione per grandi artisti, quali Velàzquez, Ingres e Corot.
© Sergio Natalizia - 2015
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