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Rione Celio

Temi > Fontane
Le fontane del Celio
Fontana del Sarcofago al Colosseo
Si trova sulla parete a sinistra della stazione della metropolitana, al centro di tre archi del muro di sostegno della collina Velia. È costituita da un sarcofago di epoca romana poggiante su tre gradini e due sostegni di travertino; sulla fronte del sarcofago sono raffigurati due putti alati che sostengono il ritratto togato del defunto entro clipeo. Sotto al medaglione sono altri due putti e piccoli animali; ai lati due giovani. Sopra il sarcofago è una protome leonina dalla cui bocca fuoriesce l’acqua.
Fontana di Pio IX o Celimontana
Originariamente collocata in un lavatoio antistante la basilica di San Clemente, la fontana fu disegnata nel 1864 da Virgilio Vespignani, durante il pontificato di Pio IX Mastai Ferretti Intorno al 1927 il Comune ne decise il trasferimento nella sede attuale, vicino al muro di cinta dell’ospedale militare del Celio. All’interno di una nicchia in laterizio sormontata dallo stemma del Comune, un sarcofago di marmo del I secolo a. C. riceve l’acqua da due sovrastanti teste leonine, inscritte in volute che fiancheggiano lo stemma di Pio IX. Al di sopra di questo, una vaschetta quadrata di marmo nero sorregge un piccolo catino da cui zampilla l’acqua. La costruzione della fontana è ricordata nell’epigrafe al di sopra della vasca-sarcofago.
Fontana Sarcofago di Porta San Sebastiano
Situata nei pressi di porta San Sebastiano, la fontana è costituita da materiali antichi reimpiegati insieme. L’acqua fluisce in un sarcofago a pareti lisce sollevato da due supporti, ornato superiormente dalla copia di un antico bassorilievo di età  repubblicana raffigurante i busti di una coppia di coniugi.
Fontana della Navicella
Situata di fronte alla chiesa di Santa Maria in Domnica, venne eretta intorno al 1518, durante il pontificato di Leone X Medici. Realizzata probabilmente da un disegno di Andrea Sansovino, la navicella sostituì una precedente nave di marmo (forse un ex voto di età romana dedicato alla dea Iside da marinai alloggiati nei vicini castra peregrina) documentata già da fonti della fine del quattrocento. Il monumento venne trasformato in fontana solo nel 1931, quando venne risistemata l’area antistante la chiesa e, tramite un ramo secondario dell’Acquedotto dell’Acqua Felice, l’acqua raggiunse la. La nave, in marmo bianco, è posta sopra un basamento in marmo che riproduce sulle facce minori lo stemma dei Medici. Sul rostro della prua è scolpita una protome animale. Il fondo del sottostante bacino è realizzato con un mosaico in ciottoli di fiume decorato da figure di pesci e imbarcazioni. .
© Sergio Natalizia - 2008-2013-2019
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