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Tuscolo

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al Tuscolo
Parco Regionale dei Castelli Romani
L’area del Tuscolo, incuneata tra i comuni di Montecompatri, Monte Porzio, Frascati e Grottaferrata, può essere considerata il cuore storico e culturale dei Castelli Romani. Oggi in tutto il territorio si sovrappongono tracce archeologiche di diverse epoche storiche, che segnano le vicende di Tusculum, città latina, dalla sua origine preromana fino alla distruzione nel 1191. I resti dell'antica città di Tusculum si trovano lungo lo stretto crinale di un colle posto tra la Via Latina e la Via Labicana e le sue origini si perdono nella leggenda che ne attribuisce la fondazione a Telegono, mitico figlio di Ulisse e della Maga Circe. Quel che è certo è che le prime tracce di insediamenti umani risalgono all’età del bronzo, intorno al XIV secolo a.C.. In breve tempo Tuscolo divenne una delle più importanti città della Lega Latina, che si oppose fieramente all’espansionismo della potenza di Roma, da cui fu però battuta nella battaglia del Lago Regillo del 496 a.c.. A partire dal V sec. a. C.. i rapporti con Roma si fecero molto stretti e Tusculum ottenne già nel 380 a. C. lo status di Municipium e la cittadinanza romana. In epoca tardo-repubblicana la città divenne poi meta di villeggiatura per l'aristocrazia romana. Intorno al 75 a.C. fu eretto il teatro, ancora in parte conservato e un tempio dedicato ai Dioscuri Castore e Polluce. Lungo la cosiddetta Via dei Sepolcri si trovano numerosi monumenti funebri e ville appartenute a membri delle famiglie imperiali e un anfiteatro, di piccole dimensioni (m 80 x 53), realizzato nel II secolo d. C.. La sommità della dorsale del Tuscolo (a 670 m s.l.m.), oggi occupata dalla Croce del Tuscolo, un alto crocifisso che funge da punto di orientamento, un tempo era la sede dell'acropoli tuscolana. Sull'acropoli non resta praticamente nulla di antico, tranne alcune iscrizioni risalenti al I secolo a.C.; sono abbondanti in compenso i resti di età altomedioevale, che testimoniano come la zona fosse all'epoca intensamente abitata. L’ultima fase edilizia della città coincide con l’ascesa politica dei conti di Tuscolo, nel X secolo, che dominarono la zona per oltre un secolo. La rocca fu distrutta dalle truppe pontificie e civili di Roma nel 1191 come ritorsione per l’appoggio dato da Tuscolo alle truppe di Federico Barbarossa nella battaglia di Prata Porci del 1167 durante la lotta tra papato e impero. Dopo la distruzione della città il territorio di Tuscolo fu trasformato in zona boschiva ed a pascoli. I materiali edili degli edifici distrutti della città vennero riutilizzati dagli abitanti dei vicini paesi, che così completarono la distruzione.  Dal 1994 la città antica è oggetto di sistematiche campagne di scavi e di ricerche: reperti di età arcaica, della Roma repubblicana, di quella Imperiale e di epoca medievale affiorano oggi nei 50 ettari di proprietà della Comunità Montana dei Castelli Romani. La ricerca scientifica, che tutt’ora prosegue nel sito, ha creato le condizioni utili per la costituzione di un Parco Archeologico Culturale di Tusculum.
Una passeggiata al Tuscolo offre la possibilità di entrare in contatto con ambienti diversi che stimolano i nostri sensi: è immediato, infatti, il benessere che si prova visitando questi luoghi e le emozioni che il sottobosco, gli alberi secolari e il bellissimo panorama su Roma e i Castelli Romani riescono a suscitare sono sorprendenti.
© Sergio Natalizia - dicembre 2014
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