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Incoronazione di Maria

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Incoronazione di Maria - (XIII secolo)   
basilica di S. Maria in Trastevere

L'abside della basilica di S. Maria in Trastevere è ornata di mosaici meravigliosi. Quelli del catino, di artista sconosciuto, risalgono alla prima metà del XII secolo, nell'ambito di una radicale ristrutturazione fatta eseguire da papa Innocenzo II, mentre quelli dedicati alla vita della Vergine Maria sono di Pietro Cavallini, uno tra i più importanti esponenti della scuola romana del XIII secolo.
Nel mosaico del catino è posta al centro la scena di Gesù in trono con la Madonna; ai lati del trono vi sono S. Pietro, i martiri Cornelio e Calepodio, i santi Giulio I, Callisto I, Lorenzo e il pontefice Innocenzo II che offre il modello della rinnovata basilica.
La composizione presenta un soggetto sconosciuto in precedenza nell'arte monumentale romana. La Madonna viene raffigurata seduta accanto a Cristo su un trono celeste riccamente decorato. Ambedue sono vestiti con indumenti preziosi; Cristo indossa una tunica con un bordo decorato ed un pallio dorato mentre anche il mantello di Maria è dorato e ricoperto di intricati ricami. Ella è ulteriormente adornata con un collare tempestato di gemme e con una corona d'oro. Cristo, raffigurato con una prospettiva rigidamente frontale posa la sua mano destra sulle spalle della Madonna, e con la sinistra porge un libro aperto in cui sono riportate le parole del Cantico dei Cantici.

Santa Maria in Trastevere, basilica minore, fu probabilmente  la prima chiesa a Roma ad essere dedicata alla Madonna e forse il primo luogo ufficiale di culto cristiano a Roma. Fu fatta edificare da papa Callisto I nel III secolo da Papa Callisto I sulla Taberna Meritoria, sfruttando la leggenda secondo la quale, nel 38 a.C., miracolosamente, dell'olio zampillò in quel luogo e arrivò fino al Tevere, annunciando la prossima nascita di Gesù. A dargli forma di Basilica fu Papa Giulio I nel IV secolo; nel IX Secolo papa Gregorio IV, sotto il pericolo incombente dei Saraceni giunti sulle coste tirreniche, la ampliò perché accogliesse i corpi di santi portati in salvo dalle catacombe. Ricostruita nel XII secolo durante il pontificato di papa Innocenzo II, ebbe in seguito decorazioni e restauri, tra cui notevoli quelli promossi da papa Clemente XI (1702) e da papa Pio IX (1870), senza che però la chiesa subisse alterazioni sostanziali.

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